Gli antibiotici sono una potente barriera di difesa contro la proliferazione dei batteri, tuttavia spesso possono avere importanti effetti collaterali, come la diarrea, l’indebolimento della flora batterica intestinale e malfunzionamento del fegato. Adottando un corretto regime alimentare è possibile ridurre i suddetti effetti indesiderati. Questi medicinali sono composti principalmente da sostanze aventi origine naturale ricche di proprietà antibatteriche, atte a combattere problematiche come il mal di denti, le infezioni e varie tipologie febbrili. La loro principale funzione è quella di eliminare i batteri presenti nelle varie zone del corpo oppure di limitarne la diffusione. Gli antibiotici sono farmaci molto efficaci oltre che parecchio potenti, è dunque possibile avere effetti collaterali, i più comuni sono ad esempio la diarrea, dolore allo stomaco, nausea o gonfiore, fino a giungere a effetti più importanti come candida, febbre o persino shock anafilattico.

È dunque opportuno rammentare che si tratta di sostanze che indeboliscono il sistema immunitario, di conseguenza è bene mantenere un corretto stile di vita oltre che una sana ed equilibrata dieta, è importante sapere, quali alimenti mangiare durante l’assunzione degli antibiotici e quali cibi, invece, evitare sin da subito. Primariamente, è fondamentale riconoscere che, per evitare spiacevoli fastidi o problemi alla zona addominale, bisogna mantenere sotto controllo l’equilibrio tra batteri di natura positiva e cattiva all’interno dell’apparato intestinale.

Quali prodotti assumere durante la terapia antibiotica

Assumendo questi medicinali a risentirne in maniera immediata è unicamente la flora intestinale. Questo sfasamento porta inevitabilmente all’ormai tipico dolore e gonfiore addominale, successivamente nelle forme più acute a nausea e vomito. Per limitare o annullare totalmente queste sensazioni fastidiose è utile adottare qualche accorgimento nell’ambito alimentare. Bisogna tuttavia precisare che ciascun individuo risponde all’assunzione di antibiotici in modo diverso rispetto ad un altro, ciò accade perché tutti gli organismi umani sono differenti. Solitamente, è possibile che alcuni individui non avvertano alcun effetto collaterale, altri invece, avvertono malesseri da non sottovalutare, che possono comunque essere contenuti o arginati con un’alimentazione sana ed equilibrata. La medicina moderna consiglia vivamente l’assunzione di alimenti contenenti probiotici. Trattasi di sostanze che favoriscono la produzione di batteri sani all’interno dell’intestino, per esempio l’assunzione di yogurt favorisce la proliferazione dei batteri buoni per la flora intestinale. I probiotici, invece, costituiscono il vero e proprio nutrimento per i batteri buoni cosi che potranno svilupparsi e proliferare sempre di più. Un’inesauribile fonte di elementi prebiotici è proprio il latte con tutti i suoi derivati: latticini, yogurt ecc. Naturalmente c’è anche il caso in cui si assuma l’antibiotico per i denti, caso che viene trattato diffusamente da Dentalpharma, a tale proposito è altresì possibile che la terapia antibiotica possa favorire una carenza di vitamina K e ciò porterebbe uno squilibrio non indifferente della flora batterica intestinale. Le tipologie di alimenti che contengono questo tipo di elementi sono ad esempio verdure di stagione e uova, assumendoli regolarmente, sarà possibile ristabilire l’equilibrio delle funzioni intestinali.

Cosa evitare durante la terapia

Molti cibi hanno però effetti controindicati, non favorendo l’assorbimento degli antibiotici limitandone dunque la capacità di azione a livello dell’organismo, oppure perché se mischiati possono innescare effetti collaterali negativi. Per esempio, si pensi alle bevande alcooliche, che sono altamente sconsigliate durante la terapia antibiotica. L’alcol, combinato con l’antibiotico, triplica la percezione di determinati effetti collaterali come il mal di testa. Questo è il motivo primario per cui è bene evitare le bevande alcooliche per la durata di tutta la terapia. Il motivo è piuttosto semplice, l’assunzione di lieviti o zuccheri anche in modeste quantità può creare infezioni da candida soprattutto nei pazienti già a rischio. Oltretutto, anche i cosiddetti cibi sani come le arance, ma anche alimenti contenenti una grande fonte di vitamine possono arrivare a interferire con la terapia antibiotica disturbando l’organismo durante il periodo di assorbimento dei principi attivi.